Nonostante ciò che ho vissuto
Nonostante ciò che ho vissuto.
Nonostante ciò che ho patito.
Nonostante tutto e tutti.
La mia unica certezza è sempre stata questa.
Quando non sapevo da che parte ricominciare.
Quando non sapevo come rimettere insieme i pezzi di me che avevo perso per strada.
Quando non avevo più nulla a cui aggrapparmi.
Quando mi stavo stretta persino io.
Come faccio ad andare avanti adesso?
Come si fa a dimenticare il dolore, le persone, le promesse non mantenute, le parole che ci hanno fatto estremamente bene e quelle che ci hanno segnato, probabilmente per sempre?
Come faccio a raggiustarmi il cuore, il corpo, l’anima?
Perché ci sono stati giorni in cui non vedevo la luce.
Non vedevo nessuno accanto a me.
Il vuoto dentro e fuori.
Non vedevo nemmeno la strada da dove percorrere per poter uscire.
In quei giorni, per trovare la forza, mi ripetevo sempre:” Respira ancora”.
Chiudevo gli occhi, mi abbracciavo forte, ed espiravo ed inspiravo profondamente.
Respiro ancora e, quindi, tutto, può ricominciare.
Respiro ancora e, quindi, posso superare ancora una volta ciò che ho dentro.
Respiro ancora nonostante tutto.
Nonostante tutti.
La mia unica certezza è sempre stata questa: fin quando respiro, io potrò cambiare ancora tutto.
Potrò sempre cavarmela.
Avrei potuto rimanere nell’angoscia per il mio futuro, pensare alla morte e avere paura di affrontare nuove situazioni , e cosi facendo vietarmi di tornare a vivere.
Avrei potuto rimanere nella rabbia verso il mondo e verso la vita per l’ingiustizia che mi era capitata.
Avrei potuto mantenere la rabbia verso tutti coloro che mi erano a fianco e anche verso chi incontravo nel cammino, perche mi sentivo diversa e non compresa.
Ho sempre creduto che ci fosse qualcosa oltre la malattia.
E avevo ragione!
La mia ricerca interiore, la mia capacità di messa in discussione, fattore che credo davvero, mi abbia salvato la vita, mi hanno portata ad andare oltre e a trasformare radicalmente un passo alla volta, tutto ciò che non era funzionale.
Ho scoperto la mia storia come funziona la mia mente, quali sono i miei valori, le mie capacità e i miei limiti e ogni volta mi proponevo di andare oltre a questi…e ancora lo faccio oggi.
Ma la cosa più importante che ho scoperto è che io non sono mai stata condizionata dalla sua malattia, e ciò che era dentro di lui, era il tesoro più prezioso da curare per la sua guarigione.
Ci sono ferite emozionali che non si vedono, ma che condizionano la nostra realtà.
Ci sono esperienze vissute che hanno creato tensioni e rigidità di pensiero e di corpo, che influenzano il nostro futuro.
Lavorare su questo, significa per me VIVERE una vita da protagonisti e trasformare l’evento accaduto in un trampolino di lancio per diventare la versione migliore di ciò già sei, ma che ti sei dimenticato di essere…
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