Io ho me stessa

 




Indipendentemente da cosa accade, io ho me stessa.


Lo penso da poco tempo: è una consapevolezza acerba, che viene fuori da diverse esperienze passate in cui ho cercato scogli validi e promettenti a cui restare aggrappata.

Credo che noi donne per cultura e per educazione andiamo sempre alla ricerca di uno scoglio: banalmente può essere il tentativo di trovare il partner ideale, ma spesso lo scoglio diventa il lavoro sicuro dove forse non ti danno il giusto valore, ma tu resti perchè credi di non valere abbastanza per trovare altro; può essere un genitore particolarmente presente, a cui deleghi ancora molte delle responsabilità economiche; può essere un’amica che rendi unica consigliera esperta di ogni tuo passo; può essere chiunque altro tu stia aspettando che arrivi e ti risolva i problemi che senti di non saper affrontare da sola. 

Quando crediamo di avere bisogno di qualcuno che ci salvi, viviamo notevolmente al di sotto delle nostre reali potenzialità.

In queste settimane sto abbandonando l’idea di avere bisogno di uno scoglio.

Ci si sente soli, un po’ persi e insieme incredibilmente forti.

Sono circondata da molte persone che mi vogliono davvero un bene dell’anima e so che sono sempre lì pronte a supportarmi per qualunque necessità. 

Ma io non voglio che loro siano i miei scogli.

Non voglio lasciare a nessuno la responsabilità di scegliere al posto mio, di osservare e di comprendere le cose in mia vece. 

Finalmente ho capito chi è la persona esperta dei miei guai, che aspetto da sempre: sono io.

Sono io il mio scoglio.

La mia eroina.

La mia salvatrice.

Vale anche per te.



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